Cosa è successo in 90 secondi
Alle 12:32 di lunedì 28 aprile l’Iberia ha perso 15 GW in cinque secondi: la frequenza è impazzita, la Penisola si è staccata dalla rete UE e Spagna + Portogallo sono piombati nel buio. Treni fermi, voli bloccati, semafori spenti e – soprattutto – telefoni muti: WhatsApp funzionava “a singhiozzo”, la rete Vodafone era al 60 % e poi al 35 %
Perché salta anche Internet quando manca la corrente
Batterie di BTS limitate: le stazioni radio base durano 2-4 h con le batterie di bordo; oltre si spengono.
Router e ONT domestici senza UPS: se il modem non riceve corrente, il flusso ottico che arriva in casa è inutile.
Rete di trasporto “a cascata”: molti switch di quartiere hanno solo piccoli gruppi di continuità.
Saturazione dei nodi rimasti vivi: chi ha ancora segnale intasa le celle con hotspot e chiamate d’emergenza.
Strategie per aziende & coworker
Micro-data-center in ufficio su micro-grid solare-batteria + gruppo diesel: i server restano accessibili in locale anche se la fibra cade.
Contratto dual-carrier: due ISPs diversi (fibra + FWA) su router SD-WAN con bilanciamento automatico.
Policy “laptop first”: chiedi ai dipendenti di lavorare da portatili carichi (8-10 h di autonomia) invece di desktop assetati di watt.
Domande frequenti lampo
Quanto regge un UPS “serio” da rack?
Con un Smart-UPS on-line da 3 kVA (tipico nei mini-rack) hai ≈ 10 minuti al 70 % di carico (2 kW) e ≈ 40 minuti se stai sotto i 0,5 kW. Aggiungendo fino a 5 battery-pack esterni puoi superare le 3 h senza cambiare hardware.
Generatore: obbligatorio o optional?
Per un normale ufficio (carichi elettrici “da ufficio” senza macchinari – pensiamo a luci, PC, climatizzazione leggera) conviene puntare su:
UPS on-line + batterie per reggere le prime ore
Generatore soltanto se l’interruzione si prolunga oltre «poche ore» (4-6 è un buon ordine di grandezza).
Quando invece parliamo di una sala server o micro-data-center, la prassi di settore rimane:
Gruppo elettrogeno fisso in stand-by, configurato in ridondanza minima N+1
Avviamento di prova regolare (almeno settimanale)
Autonomia carburante sufficiente a coprire almeno un giorno di blackout senza rifornimenti.
Serve davvero una linea di backup?
Sì, se i vostri servizi (cloud, POS, VoIP, ERP) non possono fermarsi. Soluzioni di fail-over cellulare 5G/LTE o satellitare commutano in pochi secondi quando la fibra cade per guasti o lavori, garantendo continuità operativa e riducendo i costi di fermo.
Take-away
Il blackout del 28 aprile ci ricorda che “senza watt non c’è byte”: investire in piccole riserve energetiche e in connessioni alternative costa meno di una giornata di lavoro buttata
In situazioni critiche ogni minuto conta.
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Non aspettare il prossimo blackout: costruisci la resilienza della tua rete adesso.