Jun 28, 2022

Dalle Centrali al Cloud, i telefoni in rete

Dalle centrali al Cloud, i telefoni in rete

Oggi il centralino telefonico più aggiornato è in VoIP. Grazie alla connessione in fibra ottica, anche la voce viaggia in digitale, con un notevole vantaggio per gli utenti, che possono anche scegliere un servizio di centralino in Cloud. Il percorso per arrivare a questa tecnologia è stato tanto lungo quanto affascinante, da quando le prime centrali elettromeccaniche hanno iniziato ad automatizzare il lavoro delle centraliniste.

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Il primo telefono: non solo Meucci e Bell

La storia del telefono è un lungo percorso di soluzioni innovative e concorrenti che si sono scontrate per plasmare le telecomunicazioni moderne. Solo cento anni dopo la sua morte, il ruolo di Antonio Meucci nella creazione del telefono è stato riconosciuto anche dal Congresso degli Stati Uniti. Pochi, tuttavia, si ricordano dei tentativi precedenti, tra cui il prototipo del 1865 del Valdostano Innocenzo Manzetti, già dotato di una cornetta funzionante.

Le prime centrali telefoniche

Pochi anni dopo l’arrivo del telefono, Bell e Edison avevano creato le prime centrali telefoniche per connettere differenti dispositivi. Prima di questa innovazione, ciascun telefono poteva comunicare solo con un unico altro dispositivo ad esso accoppiato. Con successivi miglioramenti del tavolo di commutazione, un’operatrice poteva collegare due linee telefoniche qualunque inserendo uno spinotto nell’alloggio di ciascun numero. Per verificare che la linea chiamata non fosse già occupata in una conversazione avviata da una sua collega, l’operatore doveva picchiettare il jack sul bordo metallico prima di inserirlo: un click significava linea occupata.

Con il crescere del numero degli abbonati, anche la dimensione dei centralini e del personale impiegato nelle operazioni sarebbe notevolmente aumentata. Negli anni ’30 quasi 230 mila operatori erano attivi negli Stati Uniti. In Italia, un esercito di centraliniste, operavano nei turni diurni con una rigida organizzazione del lavoro.

Le centrali telefoniche elettromeccaniche

Con l’introduzione delle centrali elettromeccaniche, la telefonia si è avviata verso l’automazione dei processi. Il lavoro delle centraliniste sarebbe stato progressivamente sostituito da un semplice meccanismo composto da relè e selettori. Compito del relè è di chiudere e aprire il circuito elettrico che comanda il funzionamento del selettore, un braccio meccanico in grado di estendersi e ruotare. Azionato dal relè, il selettore connette le due linee telefoniche impiegate nella conversazione. Con la composizione del numero telefonico, il telefono del chiamante azionava il circuito composto da relè e selettore nella centrale di pertinenza, che in questo modo inviava la chiamata al numero composto.

Nelle centrali telefoniche, linee di selettori erano montate sui telai che sostituivano le postazioni delle operatrici telefoniche nelle chiamate urbane. Per le telefonate interurbane l’automazione non era totale: a occuparsi della chiamata c’erano un’operatrice di prenotazione che inviava alle colleghe le indicazioni sulla connessione per la chiamata interurbana.

A favorire questa configurazione era la spartizione del territorio nazionale in diverse società di telefonia, ciascuna concessionaria unica del proprio territorio: Stipel, per Piemonte e Lombardia; Telve, per il Triveneto; Timo per l’alto Adriatico; Teti, per la costa tirrenica fino al Lazio; e Set, per il Meridione e la Sicilia.

La teleselezione

Con la seconda nazionalizzazione del settore telefonico degli anni Sessanta, fu introdotto il servizio di teleselezione. Questo permetteva ad utenti di diverse sottoreti di poter effettuare direttamente una chiamata, senza passare dal centralino centrale. Nel 1964, la società telefonica SIP incorporò le cinque concessionarie nazionali, unificando l’intero territorio sotto un unico operatore.

Nel 1970 la teleselezione sarebbe stata estesa a tutto il territorio nazionale, sancendo la fine del ruolo dell’operatrice telefonica anche per le interurbane.

Arriva la concorrenza

All’inizio degli anni ’90, una terza fase di privatizzazioni contribuì alla modernizzazione del sistema telefonico italiano. Nel 1994 dalla fusione di SIP, Telespazio, Italcable e SIRM nacque Telecom Italia, da cui si sarebbe staccata TIM, per la telefonia mobile. nel 1992 era ufficialmente iniziato il servizio di copertura GSM. A inizio anni duemila, tanto la telefonia fissa quanto quella mobile sarebbero diventati mercati privatizzati.

La tecnologia VoIP: le telefonate corrono su internet

Oggi la telefonia sta attraversando un ulteriore cambiamento. Con la tecnologia VoIP (Voice over IP), è possibile effettuare e ricevere telefonate e videotelefonate sulla rete internet, invece che utilizzare le normali linee telefoniche.

Con il passaggio al VoIP si completa il passaggio dalle linee analogiche a quelle digitali: agli esordi di internet, la connessione coi modem 56k viaggiava sulle linee telefoniche e ISDN in rame e durante la navigazione non era possibile utilizzare il telefono. Oggi grazie alla fibra ottica, la banda larga permette non solo di navigare velocemente ma anche di convogliare le conversazioni telefoniche di molteplici interni telefonici in contemporanea.

Le economie di scala della tecnologia VoIP rendono questa soluzione molto interessante per clienti con numerose utenze o che desiderino essere svincolati da un’unica postazione fisica. Tanto gli smart workers quanto piccole e medie imprese, strutture ricettive e ristoranti possono risparmiare sui costi fissi di noleggio degli apparati.

Il VoIP permette di aggiornare i centralini telefonici con numerose funzioni quali:

  • L’integrazione con software aziendali
  • Il fax server integrato
  • Il servizio di dirottamento di chiamata IVR (Interactive Voice Response)
  • La gestione del Call Center, con report di chiamate e sistema di billing

Due sono le possibili soluzioni per la scelta di un centralino VoIP:

  • Il Centralino VoIP on Premise
  • Il Centralino in Cloud o Cloud PBX

Centralino VoIP on premise

Con un Centralino VoIP on premise si intende una soluzione in cui il centralino è installato nella sede del cliente. il PBX (Private Branch eXchange), lo strumento che smista le telefonate tra gli interni si trova fisicamente in loco. I singoli telefoni possono essere connessi al PBX tramite cavi ethernet. Le chiamate al suo interno sono gratuite perché fanno parte della stessa rete privata, ed è possibile avere servizi quali il trasferimento di chiamate, la loro registrazione, i menù vocali interattivi e la gestione delle chiamate in attesa.

Questa soluzione richiede che sia presente in sede un’adeguata struttura IT e TLC con server e connessione ad internet e permette di gestire un elevato numero di telefoni e integrarsi con i gestionali software interni.

Fiberdroid offre un servizio di Centralino VoIP adeguato alle esigenze di ogni azienda.

Centralino Cloud

Quando la banda di connessione lo permette, è possibile scegliere un Centralino in cloud. Con questa soluzione è possibile rimuovere l’hardware composto dal PBX e ottenere un servizio analogo in remoto. Questa dematerializzazione permette vantaggi quali:

  • Eliminare i costi di manutenzione e aggiornamento
  • Eliminare il rischio di malfunzionamento o rottura
  • Permettere una maggiore mobilità delle linee telefoniche servite

Quest’ultimo punto è importante per tutte le attività che non siano limitate a un'unica sede. Con un centralino in Cloud è possibile abbandonare i classici telefoni e operare totalmente da computer o da app su smartphone o tablet.

Fiberdroid offre un servizio di Centralino cloud adeguato alle esigenze di ogni azienda

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