Animali in ufficio, i motivi (sensati) di un nuovo trend
Siete seduti alla vostra scrivania. Oggi in ufficio c’è molto movimento: il vostro team sta lavorando molto bene. Negli ultimi mesi avete raggiunto gli obiettivi prefissati. Fin qui non è stata affatto facile, ma siete un gruppo affiatato e competente, e non avete dubbio che riuscirete a portare a termine i vostri progetti.
Non è stata sempre così. Non sono mancate le discussioni e i confronti tra colleghi. Voi sapete che è normale: quando tutti cercano di dare il loro contributo, non sempre tutto fila liscio al primo colpo. Lo stress è naturale ma bisogna saperlo gestire. E voi ora avete un buon alleato. Con baffi e coda. Da quando è in ufficio, c’è un motivo in più per andare al lavoro. Anche di lunedì.
I vantaggi di avere il nostro animale domestico in ufficio sono numerosi:
- Si crea un legame tra gli animali e le persone
- La salute fisica ne beneficia
- Si riduce lo stress
- Aumenta la concentrazione
- I colleghi si conoscono meglio
Accettare cani e gatti in ufficio è anche una scelta saggia da parte dei datori di lavoro. Dopo la pandemia, ci siamo abituati a lavorare da remoto. Lo smart working era una necessità, non sempre una comodità. certo, per i nostri amici a quattro zampe era più piacevole: i padroni sempre vicino, nessun momento da soli in casa. Ora che possiamo tornare in ufficio, poterli portare noi fa bene a tutti.
Animali e produttività
Chi ha mai avuto un gatto o un cane lo sa bene: è un grosso impegno occuparsi di un animale domestico. Bisogna ricordarsi di dargli da mangiare; portarlo fuori anche quando non abbiamo voglia (se è un cane); stare attenti che non scortichi tappeti e divani (se è un gatto); portarlo dal veterinario, anche se è l’ultima cosa che vorrebbe fare; cercare di far rispettare almeno quelle poche regole su cui non transigiamo; e poi arrendersi a quelle che vogliono imporre loro. Gli animali domestici, prima sono una gioia, poi diventano un impegno, poi degli amici. Chi li ha mai avuti lo sa bene.
E sa anche bene che, in cambio di questo impegno, otteniamo quella sensazione di benessere ogni volta che ci soffermiamo a guardare i nostri amici a quattro zampe. Può bastare il tempo di alzare distrattamente lo sguardo dal pc, vederli sonnecchiare o stirarsi pigramente e possiamo tornare a immergerci nei nostri software, dopo esserci stiracchiati anche noi. Il nostro lavoro è provvedere (anche) al loro benessere; il loro, quello di aiutarci a fare il nostro lavoro.
Gli studi lo confermano, non solo gli animali domestici ci aiutano a sentirci soddisfatti tra gli impegni di lavoro e quelli familiari, ma anche ci permettono di percepire una maggiore qualità della vita lavorativa e ad avere una maggiore concentrazione sul lavoro.
Anche noi in Fiberdroid abbiamo seguito questa filosofia. Da oggi Elon, una meravigliosa soriana gira libera tra le nostre scrivanie. È stata una scelta facile: come si fa a rimanere impassibili davanti a degli occhi così accesi?
Noi non abbiamo avuto dubbi, ma se fosse stato, sarebbero durati poco.
una gatta in ufficio è la compagna ideale
È un animale indipendente, che quando vuole sa stare per conto suo. È pigra, ma in modo ammirevole: se ne sta raggomitolata, ma basta agitare la scatola dei croccantini e si anima in un attimo. non dorme, è in economy mode. Saper gestire le risorse ed essere rapidi durante le emergenze è importante. Anche per noi. Ecco perché Elon è parte della squadra.
Tutto perfetto? Sì, a patto di tenerla lontana dalla tastiera.
Qualche esempio famoso
Se ancora il fatto di poter avere il vostro cane o il vostro gatto rannicchiati sotto la vostra scrivania in ufficio vi sembra una cosa curiosa, sappiate che questa possibilità è una pratica comune in molte aziende americane. Forse non vi sorprenderà che Purina, controllata da Nestlé che opera nel pet food, abbia la sua pet policy, ma a questa si aggiungono nomi importanti che vanno da Amazon a Google, da Etsy a Salesforce.
Fate attenzione, non è solo perché a tutti fa piacere vedere spuntare una coda dietro una scrivania. L’adozione di una pet policy è anche un modo per convincere i dipendenti a tornare in ufficio. Il remote working è stato necessario durante le quarantene, e ci sono buone motivazioni perché questa modalità di lavoro resti una pratica ricorrente: spesso è comodo e c'è anche chi ama mixare vita privata e lavoro e prova la workation, ma non tutti sono contenti di lavorare e vivere in casa tutto il giorno.
Anche da noi si può
E da noi? A Milano, i dipendenti dell’ATS possono portare i loro animali domestici a lavoro già dal 2018. Con la delibera del febbraio 2020 il Comune di Milano ha poi permesso ai propri dipendenti di portare il proprio cane sul luogo di lavoro nelle proprie strutture, previa richiesta di autorizzazione al responsabile della sede di lavoro di appartenenza. Sarà cura del proprietario e del responsabile della struttura assicurare il rispetto delle condizioni stabilite con apposito atto amministrativo.
Le regole da rispettare
Bisogna poi ricordarsi che anche quella in ufficio è una convivenza, che può essere delicata già solo tra le persone. È importante allora rispettare le buone regole per rendere questa possibilità un piacere per tutti.
I padroni dei cani o dei gatti devono assicurarsi che il comportamento dell’animale sia consono al luogo di lavoro. I cuccioli o gli animali troppo vivaci o impauriti potrebbero richiedere troppe attenzioni. Per i cani, esemplari troppo grandi potrebbero sentirsi a disagio tra le scrivanie. Per i gatti, la selva di cavi e di mouse potrebbero essere una tentazione troppo forte a cui resistere.
In generale, il buon senso è la guida migliore: quando un animale è a suo agio in un nuovo posto o prende in simpatia le persone nuove, lo si nota subito.
Per noi in Fiberdroid, la convivenza è stata subito perfetta. Elon sa farsi voler bene. E a tutti noi piace coccolarla. Non iniziamo una riunione se non c’è anche lei. Per prendere le decisioni più importanti ci serve un parere imparziale e i gatti, si sa, sanno essere distaccati quando ci vuole.